lunedì 30 novembre 2009

Guanti: istruzioni per l'uso.


E' un accessorio tra i più chic e non dovrebbe mancare nel guardaroba di una donna, non è legato necessariamente al freddo ma ad un antico concetto di eleganza e di distinzione sociale: la mano guantata non si abbronzava mantenendo il candore delle classi nobili, non si screpolava ed arrossava e la sua morbidezza lasciava presagire occupazioni soft.
Oggi indossiamo i guanti in occasioni di rappresentanza o per proteggerci dal gelo anche se sfilare ed infilare il guanto rimane uno dei gesti più graziosi e femminili che possiamo regalarci.

Tra le varie tipologie di guanti:
-quelli lunghi sono i più sexy e vanno dosati con cura , perfetti con l'abito smanicato è meglio sfoggiarli di sera o di giorno per eventi di rilievo;
-il guanto che arriva al polso o più su fino ad un terzo dell'avambraccio è il più diffuso, si presta ad ogni abbinamento, dal più casual al più elegante;
-il mezzo guanto è il più vezzoso perché vanta origini sportive, è il guanto che si usa al volante o per sport in cui la presa e il grip sono importanti.

Ci sono guanti in tutti i materiali: dal montone al vinile al leggerissimo tulle e anche gli interni sono molteplici, più o meno caldi a secondo della sensazione piacevole che ognuno di noi gradisce infilandoci le mani.. personalmente amo il cashmere perché sono freddolosa e anti pellicce ma c’e’ chi ama la seta scivolosa e secca oppure il pelo fitto e morbido.
I trend di stagione suggeriscono il guanto in un caldo color cammello da accompagnare a capispalla in nuance , non tramonta mai il guanto nero, quest’anno magari in pelle con qualche borchietta , gettonassimo il guanto blu ( in tutte le sfumature) e quello rosso.

Abbinarli è semplice basta richiamare un colore del proprio outfit oppure se non siete già troppo colorate creare un contrasto voluto.
Contrasto che è meglio dosare se si usano i gialli ( effetto Topolino), i rosa ( effetto maialino) e gli azzurri ( effetto Puffi).

Opera di Tamara De Lempicka


mercoledì 18 novembre 2009

Intimità

Si dice che una vera lady porti della biancheria perfettamente abbinata al suo outfit e che attraverso il guardaroba di intimo si capisca moltissimo di una donna.

Ognuna ha le proprie abitudini-fisse-manie a riguardo e l'intimo è un argomento sul quale anche i maschietti amano porre attenzione perciò le variabili sono molteplici.

profilo uno: la basica
la praticità prima di tutto: fibre naturali, modelli basici e comodi, niente romanticume ma solo bianco-nero e panna giusto per variare;

profilo due: l'eterna bimba
usa la biancheria come pretesto per tornare indietro negli anni: stampe ad orsetti, gattini, animaletti vari che si inseguono festosi su capi di gusto infantile, amante dei colori pastello;

profilo tre: la sciantosa
colei che seduce con una spallina, che ti stende con la coulotte e ti manda fuori di testa con lo string. Biancheria audace, a tinte forti, magnetica, ricca di dettagli maliziosi e di sapienti trasparenze;

profilo quattro: la dominatrice
predilige il nero che interpreta in latex, rasi, tessuti techno, si concede spesso e volentieri tessuti animalier o borchiati perchè con la biancheria si impone e sfodera una grinta inconfutabile;

profilo cinque:la suorina
forme abbondanti in ogni capo, tessuti tristi, costine slabbrate, mutandoni con profili antiestetici; scollature inesistenti, livello di sensualità sotto lo zero ma minimal monacale ad oltranza;

profilo sei: la romantica
non compra nulla se non ci sono pizzi e pizzetti, non vive senza le rouche, i volant, le arricciature. Il festival del Rococò si inscena ogni giorno con grande varietà di elementi, stampe, ricamini e cotillon;

profilo sette:la fashionista
vive l'intimo come il guardaroba esterno perciò lo abbina meticolosamente, ogni stagione consulta le linee guida e non dimentica di acquistare la tonalità precisa che va di moda adattandosi alle tendenze del momento;

profilo otto:l'eterna classica
ama le tonalità basiche e classiche, discreta nelle forme e nei decori difficilmente si discosta dal modello più amato di reggiseno o dallo slip d'ordinanza, se non fosse per l'usura dei capi il suo guardaroba intimo sarebbe il medesimo da anni;

E voi come siete nel vostro intimo?

Immagine www.victoriassecret.com

giovedì 12 novembre 2009

Siamo donne in gamba!


L'universo calze di questa stagione è particolarmente ricco e fantasioso, complici anche le passerelle che hanno proposto delizie modaiole come le calze decor di Miu Miu.
Senza spendere però un patrimonio si possono incontrare nei negozi specializzati modelli interessanti e particolari, ovvio, per chi non è un'integralista della calza liscia.

Come dovrebbe comporsi un parco calze assolutamente invidiabile e funzionale?

Ça va sans dire che se non usate mai gonne o abiti questo parco si ridurrà a modesto giardinetto ma comunque anche con i pantaloni le scelte sono molteplici.

Calze collant, praticissime e di varie pesantezze/lucentezze non dovrebbero mai mancare nel cassetto, suddivise per colori e tipologia.
Calze autoreggenti, da sempre molto sexy sono la versione più smart della calza con reggicalze, perfette e versatili meglio non abusarne per la circolazione venosa.
Calze a parigina, deliziose con gli stivali sono carine sia in condizioni casual che sportive, non adatte a mise eleganti a meno che non siano indossate da una fresca ventenne.
Calze a gambaletto in cotone, perfette fino ai 12 anni poi solo per palestra e gite al parco con tuta.
Calze a gambaletto in nylon, da evitare come l'influenza A.
Calzini di cotone, sono graziosi a gamba nuda sotto lo stivale ( non si vedono!!) o con la scarpa da jogging in look easy style..lo sapete che sono le preferite dalle modelle nel loro tempo libero?

Più sono coprenti e opache e più snelliscono la gamba, più sono chiare e più ne sottolineano ed enfatizzano le dimensioni.
Per emergenza custoditene una piccola scorta intonsa nel cassetto, nel caso di occasione importante devono essere perfette.

ps. per chi in casa ha dei gatti: loro adorano il cassetto delle calze per farci "la pasta" e accoccolarvisi con tanto di artigli piantati..chiaramente sulle vostre più nuove e costose Philippe Matignon.

Calza Miu Miu ( miumiu.com presa da Style.it)
Calza Calzedonia (calzedonia.it)

venerdì 6 novembre 2009

SAPORI ORIENTALI

Amo molto le cucine non convenzionali e fino a qualche anno fa mi piaceva andare al ristorante cinese…poi aviarie, suine, incursioni dei NAS e compagnia bella mi hanno trattenuta.

Ma nulla è perduto se l'Oriente con i suoi sapori e colori si trasferisce tra le pareti di casa!

Eccovi perciò una cenetta veloce ed oriental style:

RISO ALLA CANTONESE

Far bollire del riso parboiled (perché tiene meglio la cottura) in acqua salata e scolare.
In una pentola antiaderente ( meglio se la praticissima work) far rosolare abbondante olio di semi di arachide o di girasole e della cipolla tagliata finemente.
Aggiungere striscioline di prosciutto cotto ottenute tagliando delle classiche fette sottili e una scatola di piselli fini. Quando tutto è ben saltato ( usare il fuoco vivace) e sfrigola nella pentola aggiungere due uova avendo cura di strapazzarle immediatamente. A questo punto mettere anche il riso bollito e farlo saltare insieme alla salsa di soja ( scegliete voi se la preferite salata o agrodolce). Tenere sul fuoco 3 0 4 minuti e poi servire.

POLLO ALLE MANDORLE

Tagliare a piccoli cubetti il petto di pollo e passarlo nella farina bianca.
Nella pentola antiaderente far rosolare olio del tipo a piacere e cipolla con qualche mandorla intera o a scaglie. Buttare nella pentola il pollo e sul fuoco vivace farlo cuocere tenendolo girato, aggiustate con salsa di soja agrodolce, renderlo croccante e toglierlo dal fuoco con una schiumarola.
Aggiungere al fondo di cottura poco brodo vegetale e creare una specie di salsina.
Rimettere il pollo nella pentola a fuoco spento.
Va mangiato subito!!

MACEDONIA PROFUMATA

procurarsi una confezione di leeches sciroppati e una di pesche, tagliarli a pezzetti aggiungendo delle mandorle a scaglie. Servirli in una piccola ciotolina con una spruzzata di cocco grattugiato.

Vi sono venuti gli occhi a mandorla?