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mercoledì 15 aprile 2009

I “nuovi” pantaloni.


Nuovi si fa per dire perché chi ha vissuto gli anni ’80 sa che i pantaloni dal cavallo basso vagamente da odalisca ( all’epoca detti “ad anfora”, oggi “harem pants”) non sono una novità.
Nei paesi orientali poi sono il cavallo di battaglia ( sempre basso...il cavallo..un pony?) dell’abbigliamento maschile e femminile.
Comunque che piacciano o meno le vetrine sono invase da questo modello di pantalone che di primo acchito fa rabbrividire, di secondo acchito vi incuriosisce e di terzo acchito se siete fortunate e trovate il modello che fa per voi vi potrebbe far innamorare.


La scelta non è semplice perché li troviamo di due tipi: quello costruito come un vero e proprio pantalone in tessuto ( nel senso che non si tratta di jersey) e quello in maglina .
Il primo è molto, molto difficile perché non segue per nulla le forme anatomiche e se abbinato male rischia l’effetto Bagonghi ( non la celeberrima borsa di Roberta di Camerino ma il nano circense).
Il secondo è più facile perché accarezza le forme della vita e dei fianchi; va comunque abbinato con oculatezza accostando camicie o giacchine sciancrate e corte oppure twin set aderenti sotto e dritti e piombati sopra. Abbinato con un obi di pelle o tessuto diventa sciccosissimo.


Rigorosamente con i tacchi ( già le zeppe alte appaiono troppo pesanti) oppure con scarpe basse in holyday-time.
E’ un pantalone curioso, diverso, estremamente confortevole..anche se il volume è quello descritto attenzione alla linea perché c’è molta differenza tra un modello e l’altro, magari iniziate con il classico nero e se vi piace osate altri colori ma con i radar alzati alla massima allerta: l’effetto pigiama è in agguato.
Ps. Comunque visto che Dolce & Gabbana hanno sdoganato pure quello siamo perfette comunque!

I primi due pantaloni sono di Kontatto, a seguire Denny Rose e Chloè.