lunedì 28 dicembre 2009

Le luci delle Feste



Basta una candela accesa per sentire già aria di festa, ma a Milano per dare maggior risalto a questi giorni speciali hanno organizzato il primo LED festival che sta per Light Exhibition Design.
Un festival internazionale della luce, che chiama a raccolta designer internazionali e giovani studenti per illuminare la città di Milano nel periodo natalizio.
I progetti espressi come istallazioni luminose sono sparsi nei punti strategici della città e i designer in collaborazione con importanti aziende che producono luci hanno creato delle meraviglie luminose!


Trovate la mappa delle istallazioni qui.
La città arricchita da queste opere d'arte è ancora più affascinante e l'atmosfera della Galleria Vittorio Emanuele con la cupola illuminata da più di 20000 led luminosi ( se ne aggiunge uno ad ogni bacio che ci si scambia sulla pedana toccando il vischio di metallo che invia l'impulso) è impagabile.
Meraviglioso il Duomo al quale sono state illuminate dall'interno tutte le vetrate policrome, delicatissimi gli origami di Piazza San Babila.


Una mostra a cielo aperto a cui ieri anche le stelle hanno contribuito, forse per ricordarci che la Natura, in quanto a spettacolo è imbattibile.

Info e immagini delle istallazioni con breve spiegazione a questa pagina.

sabato 19 dicembre 2009

Un morbido e cremoso Natale.

Una delle prelibatezze che amo nei pranzi di Natale è il patè.
Preparo patè con tutto: carne, pesce, prosciutto, questo che vi propongo è uno dei più sfiziosi e modificando il tipo di carne o di ingredienti vi ritroverete mille varianti.




Patè di vitello tartufato.

In una pentola per arrosti far rosolare della carne di vitello magra ( 1 kg circa) con una fetta di burro e un pò di olio, durante la cottura sfumare con del brandy e cuocere insaporendo con un pò di dado di carne, spezie e pepe.
A cottura ultimata lasciar raffreddare.
Nel mixer inserire la carne fredda a pezzi, il fondo di cottura che avrete ristretto per farlo addensare, circa 1 hg di burro sciolto ( o metà burro e metà mascarpone) 1 o 2 cucchiai di brandy, un vasetto di crema al tartufo, pepe e spezie a piacere.
Frullare fino ad ottenere un composto fine ed omogeneo.
Preparare la gelatina secondo le istruzioni della confezione e porla sul fondo di una formina che avrete rivestito di carta trasparente da cucina, aggiungendo delle fette di tartufo come decoro ( si vedranno in trasparenza).
Riporre in frigorifero e quando la gelatina sarà rappresa si potrà appoggiare il patè riempiendo per bene gli spazi.
Ricoprire con un po’ della gelatina rimasta che nel frattempo sarà un po’ più densa ma non dura ( non avendola messa in frigo).
Coprire anche il fondo con carta trasparente e riporre in frigorifero per un giorno.
Quando lo servite sformatelo su un piatto di portata circondandolo di verdura o decori a piacere. E’ perfetto con i crostini caldi.

venerdì 11 dicembre 2009

Collezionando..





Collezionare è una passione che l’uomo coltiva dalla notte di tempi, raccogliere, catalogare ma soprattutto cercare e l’infinito piacere del trovare.
Fin da bimbi ci si affeziona ad una tipologia di oggetto e come Paperone per i cent venderemmo anche il gatto  ( pura, ovvia, perdonabilissima licenza poetica...)  pur di accaparrarcene di ogni razza e qualità.
In una casa le collezioni denotano la sensibilità di chi le abita,  sono pretesti per esporre piccole raccolte ( a volte piacevoli a volte terrificanti) e incuriosire il visitatore.
Voi cosa collezionate? E cosa avete mai fatto per un pezzo particolare?

Nell’immagine una selezione della mia raccolta di scatole di madreperla .

lunedì 30 novembre 2009

Guanti: istruzioni per l'uso.


E' un accessorio tra i più chic e non dovrebbe mancare nel guardaroba di una donna, non è legato necessariamente al freddo ma ad un antico concetto di eleganza e di distinzione sociale: la mano guantata non si abbronzava mantenendo il candore delle classi nobili, non si screpolava ed arrossava e la sua morbidezza lasciava presagire occupazioni soft.
Oggi indossiamo i guanti in occasioni di rappresentanza o per proteggerci dal gelo anche se sfilare ed infilare il guanto rimane uno dei gesti più graziosi e femminili che possiamo regalarci.

Tra le varie tipologie di guanti:
-quelli lunghi sono i più sexy e vanno dosati con cura , perfetti con l'abito smanicato è meglio sfoggiarli di sera o di giorno per eventi di rilievo;
-il guanto che arriva al polso o più su fino ad un terzo dell'avambraccio è il più diffuso, si presta ad ogni abbinamento, dal più casual al più elegante;
-il mezzo guanto è il più vezzoso perché vanta origini sportive, è il guanto che si usa al volante o per sport in cui la presa e il grip sono importanti.

Ci sono guanti in tutti i materiali: dal montone al vinile al leggerissimo tulle e anche gli interni sono molteplici, più o meno caldi a secondo della sensazione piacevole che ognuno di noi gradisce infilandoci le mani.. personalmente amo il cashmere perché sono freddolosa e anti pellicce ma c’e’ chi ama la seta scivolosa e secca oppure il pelo fitto e morbido.
I trend di stagione suggeriscono il guanto in un caldo color cammello da accompagnare a capispalla in nuance , non tramonta mai il guanto nero, quest’anno magari in pelle con qualche borchietta , gettonassimo il guanto blu ( in tutte le sfumature) e quello rosso.

Abbinarli è semplice basta richiamare un colore del proprio outfit oppure se non siete già troppo colorate creare un contrasto voluto.
Contrasto che è meglio dosare se si usano i gialli ( effetto Topolino), i rosa ( effetto maialino) e gli azzurri ( effetto Puffi).

Opera di Tamara De Lempicka


mercoledì 18 novembre 2009

Intimità

Si dice che una vera lady porti della biancheria perfettamente abbinata al suo outfit e che attraverso il guardaroba di intimo si capisca moltissimo di una donna.

Ognuna ha le proprie abitudini-fisse-manie a riguardo e l'intimo è un argomento sul quale anche i maschietti amano porre attenzione perciò le variabili sono molteplici.

profilo uno: la basica
la praticità prima di tutto: fibre naturali, modelli basici e comodi, niente romanticume ma solo bianco-nero e panna giusto per variare;

profilo due: l'eterna bimba
usa la biancheria come pretesto per tornare indietro negli anni: stampe ad orsetti, gattini, animaletti vari che si inseguono festosi su capi di gusto infantile, amante dei colori pastello;

profilo tre: la sciantosa
colei che seduce con una spallina, che ti stende con la coulotte e ti manda fuori di testa con lo string. Biancheria audace, a tinte forti, magnetica, ricca di dettagli maliziosi e di sapienti trasparenze;

profilo quattro: la dominatrice
predilige il nero che interpreta in latex, rasi, tessuti techno, si concede spesso e volentieri tessuti animalier o borchiati perchè con la biancheria si impone e sfodera una grinta inconfutabile;

profilo cinque:la suorina
forme abbondanti in ogni capo, tessuti tristi, costine slabbrate, mutandoni con profili antiestetici; scollature inesistenti, livello di sensualità sotto lo zero ma minimal monacale ad oltranza;

profilo sei: la romantica
non compra nulla se non ci sono pizzi e pizzetti, non vive senza le rouche, i volant, le arricciature. Il festival del Rococò si inscena ogni giorno con grande varietà di elementi, stampe, ricamini e cotillon;

profilo sette:la fashionista
vive l'intimo come il guardaroba esterno perciò lo abbina meticolosamente, ogni stagione consulta le linee guida e non dimentica di acquistare la tonalità precisa che va di moda adattandosi alle tendenze del momento;

profilo otto:l'eterna classica
ama le tonalità basiche e classiche, discreta nelle forme e nei decori difficilmente si discosta dal modello più amato di reggiseno o dallo slip d'ordinanza, se non fosse per l'usura dei capi il suo guardaroba intimo sarebbe il medesimo da anni;

E voi come siete nel vostro intimo?

Immagine www.victoriassecret.com

giovedì 12 novembre 2009

Siamo donne in gamba!


L'universo calze di questa stagione è particolarmente ricco e fantasioso, complici anche le passerelle che hanno proposto delizie modaiole come le calze decor di Miu Miu.
Senza spendere però un patrimonio si possono incontrare nei negozi specializzati modelli interessanti e particolari, ovvio, per chi non è un'integralista della calza liscia.

Come dovrebbe comporsi un parco calze assolutamente invidiabile e funzionale?

Ça va sans dire che se non usate mai gonne o abiti questo parco si ridurrà a modesto giardinetto ma comunque anche con i pantaloni le scelte sono molteplici.

Calze collant, praticissime e di varie pesantezze/lucentezze non dovrebbero mai mancare nel cassetto, suddivise per colori e tipologia.
Calze autoreggenti, da sempre molto sexy sono la versione più smart della calza con reggicalze, perfette e versatili meglio non abusarne per la circolazione venosa.
Calze a parigina, deliziose con gli stivali sono carine sia in condizioni casual che sportive, non adatte a mise eleganti a meno che non siano indossate da una fresca ventenne.
Calze a gambaletto in cotone, perfette fino ai 12 anni poi solo per palestra e gite al parco con tuta.
Calze a gambaletto in nylon, da evitare come l'influenza A.
Calzini di cotone, sono graziosi a gamba nuda sotto lo stivale ( non si vedono!!) o con la scarpa da jogging in look easy style..lo sapete che sono le preferite dalle modelle nel loro tempo libero?

Più sono coprenti e opache e più snelliscono la gamba, più sono chiare e più ne sottolineano ed enfatizzano le dimensioni.
Per emergenza custoditene una piccola scorta intonsa nel cassetto, nel caso di occasione importante devono essere perfette.

ps. per chi in casa ha dei gatti: loro adorano il cassetto delle calze per farci "la pasta" e accoccolarvisi con tanto di artigli piantati..chiaramente sulle vostre più nuove e costose Philippe Matignon.

Calza Miu Miu ( miumiu.com presa da Style.it)
Calza Calzedonia (calzedonia.it)

venerdì 6 novembre 2009

SAPORI ORIENTALI

Amo molto le cucine non convenzionali e fino a qualche anno fa mi piaceva andare al ristorante cinese…poi aviarie, suine, incursioni dei NAS e compagnia bella mi hanno trattenuta.

Ma nulla è perduto se l'Oriente con i suoi sapori e colori si trasferisce tra le pareti di casa!

Eccovi perciò una cenetta veloce ed oriental style:

RISO ALLA CANTONESE

Far bollire del riso parboiled (perché tiene meglio la cottura) in acqua salata e scolare.
In una pentola antiaderente ( meglio se la praticissima work) far rosolare abbondante olio di semi di arachide o di girasole e della cipolla tagliata finemente.
Aggiungere striscioline di prosciutto cotto ottenute tagliando delle classiche fette sottili e una scatola di piselli fini. Quando tutto è ben saltato ( usare il fuoco vivace) e sfrigola nella pentola aggiungere due uova avendo cura di strapazzarle immediatamente. A questo punto mettere anche il riso bollito e farlo saltare insieme alla salsa di soja ( scegliete voi se la preferite salata o agrodolce). Tenere sul fuoco 3 0 4 minuti e poi servire.

POLLO ALLE MANDORLE

Tagliare a piccoli cubetti il petto di pollo e passarlo nella farina bianca.
Nella pentola antiaderente far rosolare olio del tipo a piacere e cipolla con qualche mandorla intera o a scaglie. Buttare nella pentola il pollo e sul fuoco vivace farlo cuocere tenendolo girato, aggiustate con salsa di soja agrodolce, renderlo croccante e toglierlo dal fuoco con una schiumarola.
Aggiungere al fondo di cottura poco brodo vegetale e creare una specie di salsina.
Rimettere il pollo nella pentola a fuoco spento.
Va mangiato subito!!

MACEDONIA PROFUMATA

procurarsi una confezione di leeches sciroppati e una di pesche, tagliarli a pezzetti aggiungendo delle mandorle a scaglie. Servirli in una piccola ciotolina con una spruzzata di cocco grattugiato.

Vi sono venuti gli occhi a mandorla?

martedì 27 ottobre 2009

Unicità come espressione di stile.


Oggi ho partecipato ad un meeting sulle prossime tendenze moda, design e accessori..una delle "key points" era l'unicità che ogni individuo dovrebbe coltivare e sviluppare , esaltare il proprio stile e renderlo riconoscibile e non stereotipato.
Sul futuro del look vincente si affacciano la ricerca dell'originalità ed il mix più consono al nostro modo di essere.
Si, ma…per tradurre nell'abbigliamento, su cosa possiamo fare leva per caratterizzare un outfit basico?

Una cintura, un paio di scarpe o una borsa ad esempio.
La scelta può virare dalla ricerca del vintage inconsueto ed originale: mercatini, negozi specializzati, internet..tutte queste fonti sono perfette per innamorarci dell'accessorio che ci colpisce.

Un bijou o un gioiello design, dalle forme innovative, accattivanti..qualcosa che non è scontato ma anzi così in simbiosi con noi da attirarci come una calamita appena lo incontriamo ( e non deve essere il solitario da tre carati ma qualcosa che anche a costo limitato sprigioni l'energia della ricerca e delle avanguardie).

Una stola o un foulard, se ci pensate sono semplici tagli di stoffa che sapientemente lavorati, ricamati, stampati comunicano come un quadro comunica attraverso la propria tela. La forza delle cromie e del decor caratterizza immediatamente tutto ciò che altrimenti passerebbe quasi inosservato.

Sarà l'istinto a guidare la nostre scelte, non ci sono regole..la creatività è imprevedibile, bisogna solo tornare al primordiale senso del piacere..al feeling: ciò che ci emoziona e ci appaga è in sintonia con il nostro stile.
Riflettiamo sul nostro DNA, non ne esiste altro uguale, è un ottimo punto di partenza per accostarci alla ricerca dell'accessorio perfetto, non trovate?

Immagine di una catena DNA da 3dscience.com

venerdì 16 ottobre 2009

Un giro di "vita".


Grande protagonista di questo inverno la cintura: è il dettaglio che svecchia la mise troppo basica e che regala glamour alla classicità più ostentata.

Una cintura di qualità dura moltissimo e visto che siamo in Italia ne troviamo di splendide prodotte da artigiani del settore senza dover per forza ricorrere alle griffe famose.
Irrinunciabile la cintura "maschile", in qualsiasi finitura, dalla stampa cocco lucida alla vernice liscia per virare alla stampa struzzo.
Ovviamente oltre alla pelle stampata vale la pena investire anche nelle versioni "originali "soprattutto per i colori basici..il fascino di una cintura alligatore nera lucida non si discute, accende anche un anonimo jeans.

La cintura maschile non ha il vezzo di una fibbia elaborata ma punta totalmente sulla sobrietà, per questo vi accompagnerà nel tempo!

Da qualche stagione, se la morbidezza lo consente, viene portata con la parte eccedente che si rigira in sotto, soprattutto nelle versioni basse.

Molto modaiola e ricca di fascino l'obi in pelle che si annoda sul davanti , in coppia con lo stivale dà una sferzata di stile agli abitini invernali.

Ancora veleggia sulla cresta dell'onda la cintura alta portata in vita : liscia, decorata, colorata o in ton sur ton, è obbligo però un vitino adeguato.

Revival per la doppia cintura ( anche tripla!), un must degli anni 80 che torna prepotente così come la cintura in metallo di matrice Moschiniana.

Quindi borchiata per essere in linea con il mood di quest'anno o liscia come tocco di stile, lasciatevi sedurre da pochi centimetri di pellame che vi cambieranno "la vita".

Immagine Mancini
Immagine Lanvin
Immagine Hermes
tutto da Style.it

giovedì 8 ottobre 2009

La "Second Life" degli avanzi.

Spesso accade di avanzare cibarie di varia natura e riutilizzarle con creatività è una necessità sia eco-coscienziosa che di budget.
Possiamo tentare di creare nuove preparazioni che siano comunque gradite ed appetitose,eccone qualcuna suddivise per tipologia.

Se avanziamo carne:

-ragù per condire paste, lasagne, cannelloni;
-polpettine con verdure ( macinare la carne avanzata, aggiungere spinaci passati in poco olio e cipolla, parmigiano e uova) cotte al forno o in padella;
-spezzatini con verdure ( tagliare la carne a bocconi e preparare zucchine o piselli con cipolla e pomodoro e all’ultimo aggiungere la carne per farla insaporire);
-moussakà rivista ( grigliare fette di melanzane e in una pirofila intervallarle con carne tagliata a dadini e formaggio tipo mozzarella per pizza);
-patè speedy: frullare la carne con Phiadelphia o ricotta, pepe, spezie e un goccio di brandy

Se avanziamo pesce:

-sminuzzare ed utilizzare sulla pasta mischiato ad un sugo di zucchine ( base di olio e cipolla con zucchine a fettine);
-sminuzzare e passarlo in olio e cipolla, aggiungere dei piselli e condire il riso nero Venere bollito;
-preparare un sughino di pomodoro blando e aggiungerlo insieme a vongole sgusciate, utilizzare come soutè sopra fette di pane abbrustolito o polenta a fette riscaldata;

Se avanziamo verdure:

-preparare una bella frittatona con uova e parmigiano;
-utilizzarle come sugo per pasta o riso ripassandole con olio e cipolla;
-preparare delle crocchette aggiungendo purè di patate e formaggio cuocendole in forno;
-preparare uno sformato ripassandole in forno al gratin ( pane grattugiato, olio, sale, spezie, aglio);
-frullarle con olive, capperi e olio per un patè vegetale per crostini;

Se avanziamo riso o risotti:

-ripassarlo in padella con olio e parmigiano schiacciandolo, è il classico riso saltato milanese;
-aggiungere dadini di prosciutto cotto oppure del ragu e farne dei piccoli arancini da friggere o cuocere in forno;

Se avanziamo pasta:

-preparare della pasta al forno alternando la pasta avanzata mischiata con besciamella a fette di fontina. Mettere in forno;
-creare una frittata di pasta aggiungendo delle uova e un altro ingrediente che stia bene con il sugo di condimento originario, tipo dadini di prosciutto, striscioline di speck;

Quasi quasi sono più appetitosi gli avanzi dei piatti cucinati il giorno prima!

Immagine da buttalapasta.it

venerdì 2 ottobre 2009

A little dress


Non è la solita ode all’irrinunciabile abito nero di cui tutte dovremmo avere nel guardaroba un esemplare: lungo o corto che sia, sappiamo che appartiene alla categoria “ evergreen”.
L’abito è protagonista nella stagione invernale 2010 così come lo sarà moltissimo nella prossima primavera, è veloce, facile e confortevole, risolve in un attimo dubbi amletici di accostamenti ed esalta la femminilità.


Il partner vincente con cui abbinarlo secondo le tendenze è un lungo e avvolgente cardigan effetto cocoon ma è perfetto anche con la giacca dalle spalle accentuate. In simbiosi con lo stivale così come con la francesina o lo stivaletto a tronchetto.
Gli abiti più nuovi sono quelli destrutturati, che non costringono ma anzi, vestono con volumi e linee molto easy grazie al jersey e ai tessuti elasticizzati.
Colori: nero, grigio, rosso,fango,blu ma anche fantasie minute sia di motivi geometrici che floreali.

Collezione Sisley AI 2009/2010 sisley.com

venerdì 25 settembre 2009

Avambraccio Superstar

Curiosando tra le passerelle dell’Autunno Inverno è balzato subito agli occhi degli addetti ai lavori uno dei focus che gli stilisti hanno evidenziato con determinazione.
L’avambraccio.
E’ stato esaltato dai bracciali bangles in cuoio e metallo martellati di Fendi,
è stato impellicciato, ricoperto di metallo filigranato da Lagerfeld ( lo stesso guru della moda che disegna Fendi peraltro ).



E’ stato guantato da Re Giorgio in sensuali sexy gloves e in spiritosi guanti a corolla da Moschino, è stato bloccato da Gucci in una polsiera logata.
Il top dello stile è però il manicotto plissettato di Chanel, meravigliosamente intercambiabile pronto a rendere glamour anche il pull più lineare o il cappotto rigoroso. E' un sovrapporsi di sete arricciate, coccarde, nastri di velluto , rasi, decori a cabochon.


Visto che poi in questa stagione gorgiere di maglia o tessuto con plissettature e coccarde sono gettonatissime avete mai pensato di comprare un metro di nastro, fissarlo in un punto di cucitura con ago e filo e sovrapporre una spilla?


Immagine Fendi su Style.it
Immagine D&G.it
Immagine Chanel su Style.it
Immagine Chanel su Chanel.com

sabato 19 settembre 2009

Profondo Rosso


Un tocco di rosso in questa stagione è di rigore, potrebbe essere un cardigan a V lineare come Prada suggerisce, da indossare con i neri, i grigi metropolitani o con i tortora per un effetto soft-chic.


Potrebbe essere una bag ma che sia una vera evergreen non la solita borsettina di stagione che ormai fa gola solo alle parvenue, una borsa di cui andiamo fiere negli anni e che ci rappresenta.


Potrebbe essere un bijoux che rallegra i nostri look sdrammatizzando il rigore dei completi basici del guardaroba o un gioiello che rispolveriamo come unico sciccosissimo tocco decor.

Potrebbe essere anche un abito ispirazione Valentino che ne ha fatto una tinta-icona ma anche uno smalto scarlatto che ispira alla tendenza Anni ’40 o una scarpa che regala al nostro passo il fuoco della novità.

Il rosso nella cromoterapia risveglia gli animi e all’inizio stagione non ci si può certo addormentare.
Immagine Prada A7I 2009-2010 by Style.it
Immagine Vuitton.com
Immagine Bulgari.com

mercoledì 9 settembre 2009

Cenerentole..ma solo per le scarpe!


Eh si, non certo perchè dimesse o sottomesse da sorellastre invidiose!

La parte più fashion della fiaba è la trasformazione da grembiule ad abito da sera, il mito del cambiamento radicale, i particolari che si esaltano e il raggiungimento del top.
Quanti libri e film abbiamo visto e amato proprio per il passaggio dal consueto al meraviglioso? Come mai i reality più gettonati negli USA sono quelli legati ai cambiamenti su corpo e look?

Ecco una serie di mosse ad hoc per affrontare la nuova stagione con una marcia in più, piccoli gesti ma molto, molto efficaci.

Per il nostro corpo:
-mezza giornata dal parrucchiere di fiducia o se si è insoddisfatte nel nuovo salone in cui non abbiamo ancora osato entrare. Rinfrescata a taglio e colore, shampoo e crema , qualcosa per lo styling adatti alle nostre chiome e soprattutto prodotti di qualità . Investiamo nella piastra che ci liscia anche le orecchie ( Ghd, le altre non sono all’altezza) o in un diffusore se amiamo le chiome spettinate ad arte.
- estetista per manicure, pedicure, ritoccatina alle ali di gabbiano che portiamo sopra gli occhi e ceretta più o meno total;
Dopo questa fase preliminare già saremo notevolmente più graziose.

Veniamo alla casa e all’ambiente che viviamo:
- nuova essenza profumata per la casa, di quelle con il diffusore e i bastoncini, nuova stagione, nuovi aromi..superlativi e duraturi quelli di Millefiori;
- nuova piantina o nuova foto sulla scrivania, basta anche un portamatite vezzoso per dare un tocco originale e piacevole;

Ed ora il look:
- un nuovo paio di scarpe ( altrimenti che Cenerentole siamo?) in linea con i nostri ritmi di vita. La moda dice cuissardes ( che se bassi e senza fronzoli non sono poi così difficili), tronchetti ( anche in questo caso con i pantaloni sono un must e con le gonne solo con gambe perfette) ma anche altri modelli che ci piacciono come le sempre richiestissime Interactive, magari borchiate o sparkling;
- un cardigan lungo, avvolgente ma non goffo, dalla linea diritta o scivolata che arrivi quasi al ginocchio e che porteremo tutto l’inverno e anche in primavera come capospalla. Basta accostarlo a una t-shirt e tutto il resto che sia gonna o pantalone va benissimo;
- un abito nero versatile che sia perfetto di giorno ma anche per la sera informale, in crespo di lana o jersey purchè sia facile;
- un golfino rosso scollato a V per risvegliare i toni neutri del nostro guardaroba.

Se la crisi imperante ci suggerisce di non acquistare riflettiamo: non acquistare significa non incrementare l’economia perciò acquistiamo con giudizio, con moderazione.. perchè chiudersi nello sgabuzzino non serve a nessuno . A tale proposito , per aiutare il consumatore a comprare meglio domani 10 settembre in 13 capitali del mondo si terrà la serata “ Vogue Fashion’s Night Out”, una serata di shopping nella quale stilisti e redattrici saranno a disposizione nelle varie boutique per inventare una moda a misura d’uomo e come dice Franca Sozzani “ Si va per una moda senza capricci ma con qualità e che racconti il sogno”.

Per scoprire i capi limited edition destinati all’evento il cui ricavato in parte regalerà degli alberi a Milano e per scoprire le boutique che aderiscono alla serata andate qui..

E ora tutte al ballo!

sabato 29 agosto 2009

Una stagione creativa.

Esaurita la kermesse fiorita dei compleanni ritorniamo sulla consueta via e parliamo di moda soprattutto della Stagione Autunno Inverno 2009-2010.

La crisi imperante ha messo in ginocchio molte aziende che hanno drasticamente ridotto il budget per le sfilate e mai come in questo frangente ( o meglio, ripercorrendo la Storia del Costume troviamo molte analogie con la moda del periodo bellico...) si avverte la necessità di acquistare con cautela.
Famose e blasonate giornaliste straniere non hanno riconfermato la costosissima suite per la settimana della moda delle sfilate autunnali, ormai da mesi le riviste insegnano a riciclare, risparmiare.

Il look super griffato è ormai in caduta libera mentre la creatività e lo stile personale sono i veri propulsori per potersi definire davvero “in”, ciò non significa demonizzare i capi firmati ma è meglio selezionare ed investire in ciò che è più versatile e senza tempo rispetto alle highlights pubblicitarie di stagione.
A dispetto delle facoltose straniere che strisciano la carta oro senza ritegno è più glamour colei che appare meravigliosamente modaiola spendendo il meno possibile e che si trasforma in una cacciatrice di affari esclusivi, ovviamente senza scadere nel "cheap" di scarsa qualità ma affidandosi ad ottime fatture e materiali ( un capo mal costruito si vede a km di distanza)!

Attenzione però, non bisogna approfittare del momento “down” per classicheggiare ad oltranza o impigrirsi nella confortante mise d’ordinanza ( fa anche rima) che spegne ogni ardore fashion, la moda rimane un gioco bellissimo, capace di esorcizzare la depressione e risvegliare lo spirito!

Questa piccola guida sarà perciò una finestra sulle passerelle ma anche una raccolta di escamotage per ovviare alle spese folli.

Per l’autunno grande revival di mantelle, basta un drappeggio per essere “in” ( Missoni,Fendi ), insieme alle sciarpe tricot portate con disinvoltura, meglio se lunghe. Avete ancora i ferri delle nonne? I gomitoli si trovano ovunque e in poche serate confezionerete meraviglie..è il caso di farsi rinfrescare il diritto-rovescio da qualche zia o amica.

Per l’inverno si sono visti cappotti dalle tonalità soft ( dal cipria al cammello in tutte le nuances , Max Mara) e piumini in varie misure , prevalentemente in tessuti tecnici o rasi lucidi ( Fay). Se non ve la sentite di investire in un costoso ma durevole cappotto in cashmere dirottate su un più economico imbottito, i prezzi sono abbordabili.

La tendenza anni ‘80 veleggia alla grande, abitini con fuseaux, spalline imbottite, colori vitamina ( Marc Jacobs). Se nell’armadio non sono rimasti refusi originali e vi piace il genere trovate nelle stock house tutto ciò che vi occorre a prezzi stracciati. L’Eighties style si affidava alle catene come cinture e collane, nei negozi di hobbystica trovate le catene metalliche al metro, con pochi euro avrete una collana tutta per voi!

Dallo stile glamour-rock a quello pseudo guerriera urbana c’è grande abbondanza di pelle nera. Con una giacca o un gilet rivalutate con brio i basici pantaloni black e t-shirt bianca! Se vi capita un giro in Toscana ci sono i mercati rionali in cui si vendono capi in pelle di ottima fattura che non richiedono salassi.

Basta poco per dare nuova vita ad una polo nera o ad una camicia, comprate in società con qualche amica una macchinetta borchiatrice ( costano meno di 30 euro) e semplicemente seguendo le orlature realizzerete capi originali e raffinati ( gli stessi aggeggi applicano anche piccoli strass), per questa stagione borchie e cristalli saranno molto gettonati ( Cavalli, Blumarine, Bottega Veneta).

Sarà un inverno di tuniche e abiti a tunica , spesso abbinate ai cuissardes, ci sono stivali in gomma nera da lavoro ( li trovate nei negozi tipo Castorama o Decathlon) che costano pochissimo e hanno una linea affusolata, se portati con calzettoni lunghi sopra il ginocchio (meglio se a coste ) richiamano lo stile country-chic della splendida collezione Prada.

Una serie di accessori versatili porrà in evidenza il focus sull’avambraccio ( Chanel, Lagerfeld): guanti alti, manicotti di pelo che partono dal polso fino al gomito, rouches e nastri stile Cocò che adornano le braccia come polsiere chic..e sono intercambiabili! Avete vecchie maglie o gambaletti che non usate più? Armatevi di forbice e di nastri, lasciate viaggiare la fantasia.

Si sono viste moltissime coccarde ( Emporio Armani, D&G) formate da una base di nastri piegati e sovrapposti e sormontati da una spilla…. e tutte noi ne abbiamo almeno una nel cassetto.

Amate le calze particolari e avete un innato senso del decor? Allora le preziose calze di Miu Miu vi piaceranno e vi potrebbe divertire farcire di pailettes ed increspature NeoRococò un collant pesante dimenticato nel cassetto.

E se desiderate qualcosa di nuovo allora annotatevi gli spacci della vostra zona, spulciate sul web nuove opportunità di acquisto, il vero affare si trova ancora, la nostra Claudia assidua frequentatrice del blog , docet!

L'immagine appartiene alla sfilata Fendi , su Style.it

domenica 23 agosto 2009

Auguri a Maria Teresa...in ritardo.

Chiedo venia!
Sono rientrata a casa e prima di partire per Berlino volevo confezionare un post di auguri a Maria Teresa credendo erroneamente che compisse gli anni il 26.
Invece li ha compiuti il 18 agosto!
Mi dispiace Terry ma non avevo con me in montagna il foglietto con le date ed ero convinta che fosse la data giusta!
Anche se in ritardo mille auguri!

venerdì 14 agosto 2009

Tanti auguri Cristina!

Se non mi confondo il 16 agosto sarà il compleanno della nostra Cris, perciò anche se ci leggerà al ritorno dalle vacanze un mare di auguri a lei!!!
p.s. Vivi ti ho risposto nei commenti del post precedente.
Buon ferragosto a tutte, lontane nelle distanze ma sempre vicine con i cuori!

venerdì 31 luglio 2009

AUGURI ZU!




Abbiamo 3 amiche che compiono gli anni in Agosto e cercherò di fare il possibile per adeguare i post consueti a quelli augurali..vista l'imminente partenza devo anticipare il giorno 6 Agosto.
Buon compleanno Zu!!!

Nelle immagini scorci sulle mie petunie e surfinie che quest'anno regalano soddisfazioni!

giovedì 16 luglio 2009

Etagere, et voilà!

Versatile, curiosa, vezzosa: l’etagere è un complemento d’arredo di origine francese ma da sempre molto utilizzata anche in Inghilterra. Ormai è diffusa ovunque, negli USA conserva i cimeli di famiglia, a Londra le porcellane della nonna, a Parigi le essenze voluttuose della padrona di casa, a Roma i libri d’arte.
La si vede trionfante in casa e in giardino, si può interpretare come un bazaar di oggetti messi alla rinfusa così come un espositore per collezioni, che sia in legno o in ferro battuto si presta ad innumerevoli compiti di rappresentanza o di utilità.
Sull’etagere si appoggiano foglietti, ritagli, si accomoda il libro che stiamo leggendo, un vasetto di fiori appena raccolti, delizioso è farle vivere le stagioni, qualche pigna che profuma di resina in inverno e orchidee fresche appena raccolte in piena estate, questa ( cliccate sulla foto per vederla meglio ) è in pesantissima ghisa. Prima è stata bianca, poi color ferro scuro ed infine da un paio di giorni è argento. Anche le etagere sono modaiole!

martedì 7 luglio 2009

Perle di cocco


Caldo, afa, desiderio di una prelibatezza dai profumi esotici e dal sapore accattivante.
Questa non è una ricetta, è un rito..che vi profumerà la casa di dolce vaniglia e delizierà il palato dei vostri ospiti fino a farli pregare di omaggiarli al prossimo incontro di questa inestimabile bontà.


Perle di cocco

1 litro latte intero
120 gr. zucchero
150 gr.cocco grattugiato
essenza fiori arancio 1 fialetta

Versare il latte in una pentola e farlo bollire finchè non si sarà ridotto alla metà poi incorporare lo zucchero, 100 gr di cocco e l’essenza di fiori d’arancio.
Mescolare sempre sul fuoco e lasciar cuocere a fiamma dolce per circa 10 min finchè il composto comincerà ad addensarsi, a questo punto spegnere.
Lasciar raffreddare e formare delle palline, piccole perle che poi si passeranno nel rimanente cocco . Si conservano in frigorifero per una settimana.

giovedì 25 giugno 2009

Borsa bianca , perfetta su tutto!





Visto che siamo nella stagione calda e “qualcuno” desidera ampliare il suo parco borse con una borsa bianca ecco una piccola selezione spicciola e qualche utile consiglio.

Nelle borse estive:

-meglio l’oversize perchè ci mettiamo le borracce antidisidratazione, ventaglio di bambù ereditato dalla zia con mire coloniali, le riviste preferite, una stola ( mi raccomando la versione estiva della nostra adorata pashmina è in madreperlaceo shantung!!) per quando entriamo nel super e si congela davanti ai frigoriferi;
-meglio un materiale lavabile ( non intendo in lavatrice ma almeno con una spugnetta ) o recuperabile...perciò si a pellami lucidi o semilucidi, si a tessuti tecnici, si a tele o a midollini verniciati...no a nabuck o scamosciati. Una borsa bianca sporca è sciatta e trasandata.
-meglio che abbia i piedini metallici sul fondo così nello sventurato caso si appoggi a terra o su un piano non ci dobbiamo far sorprendere da attacchi di panico;
-meglio in texture piuttosto che liscia perchè gli intrecci, i matelassè, le lavorazioni del materiale ( martellato, lavorato etc) camuffano l’inevitabile sporco al quale sarà soggetta.

Una borsa bianca è estremamente chic soprattutto se è una bella borsa vi accompagnerà per anni...ma è un motto che rispolveriamo per ogni acquisto no?

Borse di Tod's, Prada, l'Autre Chose e Fendi selezionate su Yoox

lunedì 8 giugno 2009

Un gilet per amico






Pezzo curioso del guardaroba, il gilet è da qualche stagione grande protagonista delle passerelle estive, lo si avvista portato a pelle ed è spesso stiloso come una giacca.
E’ un capo che cede la sua nomea di eleganza forzata ad una più disinvolta identità, lo si utilizza come una canotta costruita, abbinato a pantaloni di varie fogge ( non ci sono restrizioni o raccomandazioni di stile a riguardo) più che alle gonne ( anche se è grazioso l’abbinamento con gonna corta o a tubino).
Assolutamente da evitare il gilet con camicia sotto ( troppo pesante ed impettito per l’estate), al massimo se non lo si desidera portare a pelle non rinuncia al suo appeal se abbinato ad una canotta o ad una t-shirt strettina.
Regaliamo al gilet delle collane lunghe multifilo , per un casuale e modaiolo effetto gipsy chic oppure a degli orecchini importanti, anche accostato ad un semplice jeans sarà un look di grande effetto!

Dall'alto:
fonte Style.it : Marc by M.J.-GStar-Akris
fonte Dennyrose.it DennyRose

martedì 26 maggio 2009

BUON COMPLEANNO CLAUDIA!



Tanti auguri cara Cla, oggi è un giorno speciale, passa una bellissima giornata!

venerdì 8 maggio 2009

Luci e Bagliori


Al Salone del Mobile appena concluso, la sezione Euroluce ha riscosso grande successo perchè da qualche anno gli oggetti di design come lampade e lampadari sono diventati dei vezzi irrinunciabili. Oltre che per l’atmosfera generata dalla loro luce anche per la forma e la linea che hanno da spenti.
I bagliori dei cristalli sfaccettati fin dall’antichità hanno caratterizzato ambienti raffinati, preziosi e indubbiamente scenografici al punto che enormi lampadari venivano issati ai soffitti altissimi pur di ottenere lo scintillio desiderato.
Nelle abitazioni moderne è molto in voga abbinare delle luminarie in cristallo ed è facile ammirare negli show room mobili essenziali e minimal accostati a cascate di sfaccettati pendenti a goccia, a stalattite, a stella etc.



In cucina donano atmosfera chic all’ambiente di lavoro, in camera da letto creano climi pacati mentre in bagno regalano eleganza soprattutto se abbinati ad una poltrona o sedia importante o di design.
In commercio si trovano di vari colori oltre al classico trasparente, i materiali vanno dall’ economica e leggera resina fino al prezioso cristallo passando per il semplice vetro. I prezzi ovviamente si adeguano ma l’effetto arcobaleno dei raggi di sole che si infrangono sul cristallo vale decisamente la spesa!

nella prima immagine una creazione Sissi
nella seconda immagine una creazione di Ingo Maurer

venerdì 1 maggio 2009

Verdure a piatto unico

Capita anche a voi di enunciare con serietà assoluta: “domani solo verdure”, magari per disintossicarsi o per mettere una pezza alle tre porzioni di tiramisù divorate il giorno prima?
E vi capita anche l’immediata subitanea sensazione di sconforto che si associa un attimo dopo?
La soluzione esiste e consiste nel rendere le verdure un filo più appetitose in modo che il sacrificio diventi un piacere: ecco come.

Taccole al pomodoro.
Bollire le taccole in abbondante acqua finchè non saranno tenere, salare solo verso fine cottura (rimarranno più morbide). A parte far imbiondire della cipolla a fettine e uno spicchio di aglio, saltare dei pomodorini ciliegina tagliati a quarti, poi ripassare le taccole scolate dall’acqua finchè non abbiano legato con il sughetto.

Finocchi alle mandorle.
Tagliare i finocchi a pezzetti e mantenere la barbetta verde che è gustossima, lasciarli arrostire in due cucchiai di olio d’oliva extra e salare. A parte far tostare in un pentolino delle mandorle ( pelate o no vanno bene uguale) che si aggiungeranno sopra ai finocchi una volta cotti.

Zucchine e stelle filanti.
Tagliare una piccola patata a julienne a cospargerla di olio e sale, stenderla sulla carta forno e infornare a 180° finchè non appare arrostita e croccante. In una pentola tagliare a rondelle le zucchine e con un pò di olio e sale farle saltare a fuoco medio alto.
Servire le zucchine con sopra la julienne di patata arrostita e croccante.

E se desiderate rendere più sostanziose queste preparazioni basta appoggiarle su una base di pasta sfoglia o brisèe per ottenere una torta salata delicata.

domenica 26 aprile 2009

Zeppa di scarpe.


La zeppa è l’intuizione di Salvatore Ferragamo che tra le due guerre ne definisce la forma e decreta l’eleganza al punto che il tacco rientrante detto tacco “F” viene brevettato.

Ormai un classico della scarpa, la zeppa sia in estate che d’inverno gode delle simpatie di tutte quelle donne che spesso detestano il tacco. A differenza degli stiletti infatti, le zeppe regalano rassicurante stabilità ed evitano storte dolorose..ed imbarazzanti. La forma della scarpa a zeppa può contemplare anche un plateau sul davanti e consentire perciò maggiore slancio alla gamba, maggiore comodità perché compensano l’altezza della parte dietro e perché no, quell’aria da geisha moderna che ormai imperversa sulle riviste e alle sfilate.
Le zeppe estive hanno la parte platform in corda , in midollino, in sughero e persino in legno, plastica, resina. Possono essere ricoperte del tessuto della tomaia oppure a contrasto, le zeppe più intriganti sono quelle design-style che come autorevoli sculture giocano sui pesi e sui carichi come piccoli gioielli di ingegneria. Un piccolo trucco che ci aiuterà nella scelta della zeppa è quello di osservarla da dietro: se appare tozza e grossolana anche la nostra gamba ne soffrirà, le zeppe slanciate sono quelle strettine, affusolate e che non sembrano ferri da stiro.


La comodità e la versatilità dipendono spesso dal materiale in cui vengono realizzate le imbottiture della pianta e del tallone: se sono rigide e il platform pure ecco che camminare può diventare un’impresa e l’incedere potrebbe assomigliare più allo strisciare !


Le zeppe regalano un tocco glamour agli abiti più seriosi, svecchiano look altrimenti tristi e senza appeal ma non donano agli harem pants, stridono con i tailleur pantalone da manager e soprattutto attenzione al materiale del platform..meglio in tessuto o pelle se si desiderano zeppe eleganti, via libera al cordame o al sughero nelle occasioni informali, soprattutto nei giardini in cui il tacco sull’erba è stonato come sul prezioso rivestimento di una barca.


Nella prima immagine una zeppa del 1957 creata da Salvatore Ferragamo con il tacco rientrante "F" brevettato nel 1947.

Seconda e terza imagine Collezione Castaner Primavera Estate 2009.

Quarta immagine una zeppa design di Le Silla su Yoox.