Oggi un post di segnalazione che mi consente di farvi conoscere un programma tv che mi piace molto: "Il Mondo di Csaba", trasmesso da Alice ( Sky). Lei è Csaba della Zorza, titolare di un negozio a Milano, chef famosa e scrittrice di libri di cucina. Oltre a mostrare live delle ricettine deliziose elargisce consigli su come apparecchiare, servire e comportarsi a tavola, il tutto con una grazia e semplicità che incantano.
Testo spesso le sue ricette e quella che vi propongo oggi è il
Clafoutis di Pesche ( con varianti light by Sissi).
Tagliare a spicchi grossi delle pesche ( vanno bene sia quelle normali sia le pesche noci). Appoggiarle in una pirofila imburrata ricoprendone tutto il fondo dalla parte della buccia ( che se desiderate potete eliminare). Mixare con il robot da cucina o con una frusta questi ingredienti:
30 gr farina
3 cucchiai di zucchero
125 gr di latte ( o panna)
3 uova
essenza di vaniglia
non mescolarli molto altrimenti l'impasto diventa duro.
Versare il tutto sulle pesche e infornare a 200 gradi per mezz'ora.
Cinque minuti prima di sfornare cospargere di zucchero normale o di canna.
Consumare tiepido o freddo, è delizioso!
Qui trovate il blog di Csaba.
giovedì 22 luglio 2010
sabato 10 luglio 2010
Infradito
Spopolano da anni tanto da poterli definire senza remore degli evergreen estivi, ce ne sono per tutti i gusti: dotati di tacco o rasoterra, in pelle o in corda, eleganti o casual.
Calzature passepartout perchè abbinano la comodità allo stile e sono irrinunciabili al mare ma se ben dosati, dignitosi anche in città.
Le infradito, deliziose ciabattine, non vincono però la sfida con il look da ufficio serioso in quanto possiedono un'allure vacanziera e soccombono in caso di estremità poco curate.
Per il resto invece largo ad ogni interpretazione: modelli essenziali monolistino, increspati di gioielli, arricchiti di ricami, ce ne sono per tutti i gusti.
Girandola di infradito navajo Jack Rogers
Infradito gioiello Caovilla
Infradito con tacco trasparente Prada
Calzature passepartout perchè abbinano la comodità allo stile e sono irrinunciabili al mare ma se ben dosati, dignitosi anche in città.
Le infradito, deliziose ciabattine, non vincono però la sfida con il look da ufficio serioso in quanto possiedono un'allure vacanziera e soccombono in caso di estremità poco curate.
Per il resto invece largo ad ogni interpretazione: modelli essenziali monolistino, increspati di gioielli, arricchiti di ricami, ce ne sono per tutti i gusti.
Girandola di infradito navajo Jack Rogers
Infradito gioiello Caovilla
Infradito con tacco trasparente Prada
mercoledì 23 giugno 2010
La magia dei colori indefiniti..
Nelle vetrine sono dappertutto, hanno nomi curiosi ed evocativi: malva spento, ceruleo, greige, mastice, fango...
Sono le tinte molto francesi che anche nel nostro paese sembrano piacere al grande pubblico.
Armani è da sempre un grande creatore ed estimatore delle colorazioni indefinite, mischiate e rese neutre da una nuvola di bianco ma anche Prada nelle sue collezioni spesso mischia i colori fanè con i canonici primari, secondari e complementari dello spettro.
Nel vostro look provate ad abbinarli tra loro per un effetto casual oppure contrastateli con la vostra nuance del cuore, accostati al bianco sono raffinatissimi.
Massima attenzione al trucco, su queste tinte il viso struccato è terribile!
Sono le tinte molto francesi che anche nel nostro paese sembrano piacere al grande pubblico.
Armani è da sempre un grande creatore ed estimatore delle colorazioni indefinite, mischiate e rese neutre da una nuvola di bianco ma anche Prada nelle sue collezioni spesso mischia i colori fanè con i canonici primari, secondari e complementari dello spettro.
Nel vostro look provate ad abbinarli tra loro per un effetto casual oppure contrastateli con la vostra nuance del cuore, accostati al bianco sono raffinatissimi.
Massima attenzione al trucco, su queste tinte il viso struccato è terribile!
martedì 15 giugno 2010
Per chi ha " la coda di paglia"...
Paglia, corda, rafia: le fibre vegetali dall'allure country-chic invadono con classe le passerelle più autorevoli del pret-a-porter, l'ispirazione è netta e ben definita.
Pensiamo alla campagna come luogo di evasione e come oasi di relax, cogliamone gli elementi più caratteristici ( intrecci a canestro, gli insetti, le corolle di fiori) e utilizziamoli come accessori urbani.
Chanel, Ralph Lauren, D&G e molti altri ne hanno fatto il leitmotiv della collezione P-E 2010.
Pensiamo alla campagna come luogo di evasione e come oasi di relax, cogliamone gli elementi più caratteristici ( intrecci a canestro, gli insetti, le corolle di fiori) e utilizziamoli come accessori urbani.
Chanel, Ralph Lauren, D&G e molti altri ne hanno fatto il leitmotiv della collezione P-E 2010.
Come possiamo giocare con questa tendenza senza sembrare delle zie agée appena sbarcate dal pollaio?
Utilizzando uno degli accessori must per la stagione estiva, la borsa di paglia.
Ne trovate di splendide nelle cesterie della vostra città o al mercato, compratela nuda, senza decori, ben venga invece l'interno in stoffa che la rende discreta e rifinita.
La decorerete voi con poca spesa e molto stile.
Nella mia che vedete nell'immagine ho appuntato delle spille a forma di fiore in stoffa ( sono molto versatili perchè all'occorrenza vestono i revers della giacca, un gilet sfizioso e persino dei sandali troppo tristi), dei nastri in cannetè e un pendente in resina trasparente.
Attenzione massima al resto del look che accompagnate ad una borsa di questo tipo, è un attimo apparire sciatte e trasandate. Si vedono spesso in giro degli abbinamenti tremendi , in quel caso il cesto in paglia della Provenza è meglio usarlo solo per la spesa!
Utilizzando uno degli accessori must per la stagione estiva, la borsa di paglia.
Ne trovate di splendide nelle cesterie della vostra città o al mercato, compratela nuda, senza decori, ben venga invece l'interno in stoffa che la rende discreta e rifinita.
La decorerete voi con poca spesa e molto stile.
Nella mia che vedete nell'immagine ho appuntato delle spille a forma di fiore in stoffa ( sono molto versatili perchè all'occorrenza vestono i revers della giacca, un gilet sfizioso e persino dei sandali troppo tristi), dei nastri in cannetè e un pendente in resina trasparente.
Attenzione massima al resto del look che accompagnate ad una borsa di questo tipo, è un attimo apparire sciatte e trasandate. Si vedono spesso in giro degli abbinamenti tremendi , in quel caso il cesto in paglia della Provenza è meglio usarlo solo per la spesa!
La mia borsa , costo totale 9 euro
Splendida borsa Chanel collezione P-E 2010
sabato 5 giugno 2010
Il Modernismo catalano e le tendenze di oggi.
Mi direte: ma cosa c'entra un movimento dei primi Novecento così caratterizzato come il Modernismo con i trends dei nostri tempi?
C'entra, c'entra eccome.
Mentre mi beavo a Parc Guell o al Palau della Musica Catalana riflettevo sulle affinità che questo stile condivide con quello che dovrebbe rappresentare il più giusto approccio alla moda odierna.
Ecco qualche punto in comune.
Il Modernismo Catalano è parallelo all'Art Noveau, a cavallo tra la fine dell'800 e i primi del '900.
Tra le caratteristiche peculiari l'amore per la natura e l'ispirazione al mondo vegetale e animale.
Oggi il tema eco-naturalistico è tra i più gettonati, sia nella moda che nel design, l'impegno a conservare il pianeta ci porta ad apprezzarne ogni forma espressiva, che si tratti di fiori o di specie in via di estinzione.
C'entra, c'entra eccome.
Mentre mi beavo a Parc Guell o al Palau della Musica Catalana riflettevo sulle affinità che questo stile condivide con quello che dovrebbe rappresentare il più giusto approccio alla moda odierna.
Ecco qualche punto in comune.
Il Modernismo Catalano è parallelo all'Art Noveau, a cavallo tra la fine dell'800 e i primi del '900.
Tra le caratteristiche peculiari l'amore per la natura e l'ispirazione al mondo vegetale e animale.
Oggi il tema eco-naturalistico è tra i più gettonati, sia nella moda che nel design, l'impegno a conservare il pianeta ci porta ad apprezzarne ogni forma espressiva, che si tratti di fiori o di specie in via di estinzione.
Il Modernismo utilizza svariati materiali accostandoli tra di loro perchè l'armonia che si crea tra consistenze e colori è la vera forza decorativa di un soggetto.
Nei look più glamour mixare elementi di varia natura, ispirazione, consistenza è il quid che differenzia chi si sa vestire da chi scopiazza senza personalità.
Il Modernismo esalta l'artigianato, l'arte del "saper fare", vero grande tesoro di generazioni che personalizzano ciò che altrimenti sarebbe banale.Nei look più glamour mixare elementi di varia natura, ispirazione, consistenza è il quid che differenzia chi si sa vestire da chi scopiazza senza personalità.
La moda di oggi esalta lo stile, stile fatto di dettagli, di unicità, di eccellenze, tanto più preziose su pezzi unici.
Il Modernismo è libertà di comunicazione, di creazione, nulla è lasciato al caso o è consueto, spirito creativo allo stato puro.
Lo stile è libertà di scegliere ciò che ci esalta e ci completa, senza le restrizioni del mercato o peggio del conformismo.
Lo stile è libertà di scegliere ciò che ci esalta e ci completa, senza le restrizioni del mercato o peggio del conformismo.
Credo che "la modernità del Modernismo" sia ancora sotto i nostri occhi!"
Dall'alto:
dettaglio decorativo Parc Guell
navata Sagrada Familia
interno Casa Milà
tetto Casa Batllò
martedì 25 maggio 2010
Una farinata ( non degli Uberti..)!
Non vi racconterò del nobile ghibellino fiorentino citato da Dante ma della semplice e deliziosa farinata di ceci.
E' un secondo delizioso che si gusta anche come spuntino, fa benissimo perchè è composta da proteine vegetali e soprattutto è ricca di sapore!
La servono spesso negli Happy hour accompagnata da verdure, insalatine, formaggio fresco; tagliata a quadretti è una merenda sana e nutriente, è un cibo che costa poco e appartiene alla nostra tradizione culinaria.
Preparata sin dai tempi degli antichi Greci e Romani è talmente semplice nella sua esecuzione che leggende raccontano di farinate nate dall'incontro di acqua di mare, olio e farina di ceci durante una tempesta: per non sprecare quella poltiglia giallastra venne cotta al forno.
Da allora divenne una prelibatezza!
E' un secondo delizioso che si gusta anche come spuntino, fa benissimo perchè è composta da proteine vegetali e soprattutto è ricca di sapore!
La servono spesso negli Happy hour accompagnata da verdure, insalatine, formaggio fresco; tagliata a quadretti è una merenda sana e nutriente, è un cibo che costa poco e appartiene alla nostra tradizione culinaria.
Preparata sin dai tempi degli antichi Greci e Romani è talmente semplice nella sua esecuzione che leggende raccontano di farinate nate dall'incontro di acqua di mare, olio e farina di ceci durante una tempesta: per non sprecare quella poltiglia giallastra venne cotta al forno.
Da allora divenne una prelibatezza!
Eccovi la ricetta:
250 gr farina di ceci
un rametto di rosmarino fresco
700 cl di acqua
sale q.b
olio extra vergine per ungere la teglia e 2 cucchiai per la pastella
pepe a piacere
Setacciare la farina ed inglobare poco a poco l'acqua mescolando con una frusta in modo da ottenere una pastella molto fluida e senza grumi.
Lasciarla riposare per 4 ore o più con immerso il rametto di rosmarino.
Se si è formata della schiuma eliminarla con una schiumarola.
Salare a piacere, aggiungere i 2 cucchiai di olio e ungere per bene il fondo di una pentola anti aderente o di una teglia, il composto una volta versato non deve essere più alto di 1 cm, eliminare il rosmarino.
Cuocere in forno preriscaldato a 230 ° finchè non apparirà dorata, a questo punto completate accendendo il grill per una decina di minuti, sfornate e spolverare con sale e pepe.
Et voilà!
domenica 16 maggio 2010
Di occhi e di matite..
Trovo che la matita per gli occhi sia un prodotto fantastico: in due secondi regala profondità allo sguardo, è in grado di ampliare o ridurre la dimensione degli occhi, riesce ad allungarli, si può usare definita o sfumata.
Ognuna ha le sue preferite, si riconoscono subito perchè ...sono corte!
Vanno sempre temperate e mai fatte cadere altrimenti si rischia di spaccare la mina interna.
Ne esistono di morbide e più secche, se pensate che una matita sia per voi insostituibile ..compratene subito una copia da tenere di scorta!
Ognuna ha le sue preferite, si riconoscono subito perchè ...sono corte!
Vanno sempre temperate e mai fatte cadere altrimenti si rischia di spaccare la mina interna.
Ne esistono di morbide e più secche, se pensate che una matita sia per voi insostituibile ..compratene subito una copia da tenere di scorta!
Vi presento le mie basiche:
-irrinunciabile matita nera: Crayon Khol Noir di Dior;
-new entry Le Crayon Yeux Blue Jean (19)di Chanel, perfetta con i blu e i jeans;
-meravigliosa la grigia, per un trucco leggero ma profondo:YSL n°10;
-stupenda per un trucco naturale: Crayon Brun Foncè 597 Deep Brown di Dior;
-perfetta con i verdi di questa primavera, Crayon Khol 477 Vert Bronze di Dior;
Poi ci sono quelle che uso saltuariamente, magari sono in estate come quella celeste ma le basiche sono le più gettonate.
Quali sono le vostre?
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