giovedì 25 giugno 2009

Borsa bianca , perfetta su tutto!





Visto che siamo nella stagione calda e “qualcuno” desidera ampliare il suo parco borse con una borsa bianca ecco una piccola selezione spicciola e qualche utile consiglio.

Nelle borse estive:

-meglio l’oversize perchè ci mettiamo le borracce antidisidratazione, ventaglio di bambù ereditato dalla zia con mire coloniali, le riviste preferite, una stola ( mi raccomando la versione estiva della nostra adorata pashmina è in madreperlaceo shantung!!) per quando entriamo nel super e si congela davanti ai frigoriferi;
-meglio un materiale lavabile ( non intendo in lavatrice ma almeno con una spugnetta ) o recuperabile...perciò si a pellami lucidi o semilucidi, si a tessuti tecnici, si a tele o a midollini verniciati...no a nabuck o scamosciati. Una borsa bianca sporca è sciatta e trasandata.
-meglio che abbia i piedini metallici sul fondo così nello sventurato caso si appoggi a terra o su un piano non ci dobbiamo far sorprendere da attacchi di panico;
-meglio in texture piuttosto che liscia perchè gli intrecci, i matelassè, le lavorazioni del materiale ( martellato, lavorato etc) camuffano l’inevitabile sporco al quale sarà soggetta.

Una borsa bianca è estremamente chic soprattutto se è una bella borsa vi accompagnerà per anni...ma è un motto che rispolveriamo per ogni acquisto no?

Borse di Tod's, Prada, l'Autre Chose e Fendi selezionate su Yoox

lunedì 8 giugno 2009

Un gilet per amico






Pezzo curioso del guardaroba, il gilet è da qualche stagione grande protagonista delle passerelle estive, lo si avvista portato a pelle ed è spesso stiloso come una giacca.
E’ un capo che cede la sua nomea di eleganza forzata ad una più disinvolta identità, lo si utilizza come una canotta costruita, abbinato a pantaloni di varie fogge ( non ci sono restrizioni o raccomandazioni di stile a riguardo) più che alle gonne ( anche se è grazioso l’abbinamento con gonna corta o a tubino).
Assolutamente da evitare il gilet con camicia sotto ( troppo pesante ed impettito per l’estate), al massimo se non lo si desidera portare a pelle non rinuncia al suo appeal se abbinato ad una canotta o ad una t-shirt strettina.
Regaliamo al gilet delle collane lunghe multifilo , per un casuale e modaiolo effetto gipsy chic oppure a degli orecchini importanti, anche accostato ad un semplice jeans sarà un look di grande effetto!

Dall'alto:
fonte Style.it : Marc by M.J.-GStar-Akris
fonte Dennyrose.it DennyRose

martedì 26 maggio 2009

BUON COMPLEANNO CLAUDIA!



Tanti auguri cara Cla, oggi è un giorno speciale, passa una bellissima giornata!

venerdì 8 maggio 2009

Luci e Bagliori


Al Salone del Mobile appena concluso, la sezione Euroluce ha riscosso grande successo perchè da qualche anno gli oggetti di design come lampade e lampadari sono diventati dei vezzi irrinunciabili. Oltre che per l’atmosfera generata dalla loro luce anche per la forma e la linea che hanno da spenti.
I bagliori dei cristalli sfaccettati fin dall’antichità hanno caratterizzato ambienti raffinati, preziosi e indubbiamente scenografici al punto che enormi lampadari venivano issati ai soffitti altissimi pur di ottenere lo scintillio desiderato.
Nelle abitazioni moderne è molto in voga abbinare delle luminarie in cristallo ed è facile ammirare negli show room mobili essenziali e minimal accostati a cascate di sfaccettati pendenti a goccia, a stalattite, a stella etc.



In cucina donano atmosfera chic all’ambiente di lavoro, in camera da letto creano climi pacati mentre in bagno regalano eleganza soprattutto se abbinati ad una poltrona o sedia importante o di design.
In commercio si trovano di vari colori oltre al classico trasparente, i materiali vanno dall’ economica e leggera resina fino al prezioso cristallo passando per il semplice vetro. I prezzi ovviamente si adeguano ma l’effetto arcobaleno dei raggi di sole che si infrangono sul cristallo vale decisamente la spesa!

nella prima immagine una creazione Sissi
nella seconda immagine una creazione di Ingo Maurer

venerdì 1 maggio 2009

Verdure a piatto unico

Capita anche a voi di enunciare con serietà assoluta: “domani solo verdure”, magari per disintossicarsi o per mettere una pezza alle tre porzioni di tiramisù divorate il giorno prima?
E vi capita anche l’immediata subitanea sensazione di sconforto che si associa un attimo dopo?
La soluzione esiste e consiste nel rendere le verdure un filo più appetitose in modo che il sacrificio diventi un piacere: ecco come.

Taccole al pomodoro.
Bollire le taccole in abbondante acqua finchè non saranno tenere, salare solo verso fine cottura (rimarranno più morbide). A parte far imbiondire della cipolla a fettine e uno spicchio di aglio, saltare dei pomodorini ciliegina tagliati a quarti, poi ripassare le taccole scolate dall’acqua finchè non abbiano legato con il sughetto.

Finocchi alle mandorle.
Tagliare i finocchi a pezzetti e mantenere la barbetta verde che è gustossima, lasciarli arrostire in due cucchiai di olio d’oliva extra e salare. A parte far tostare in un pentolino delle mandorle ( pelate o no vanno bene uguale) che si aggiungeranno sopra ai finocchi una volta cotti.

Zucchine e stelle filanti.
Tagliare una piccola patata a julienne a cospargerla di olio e sale, stenderla sulla carta forno e infornare a 180° finchè non appare arrostita e croccante. In una pentola tagliare a rondelle le zucchine e con un pò di olio e sale farle saltare a fuoco medio alto.
Servire le zucchine con sopra la julienne di patata arrostita e croccante.

E se desiderate rendere più sostanziose queste preparazioni basta appoggiarle su una base di pasta sfoglia o brisèe per ottenere una torta salata delicata.

domenica 26 aprile 2009

Zeppa di scarpe.


La zeppa è l’intuizione di Salvatore Ferragamo che tra le due guerre ne definisce la forma e decreta l’eleganza al punto che il tacco rientrante detto tacco “F” viene brevettato.

Ormai un classico della scarpa, la zeppa sia in estate che d’inverno gode delle simpatie di tutte quelle donne che spesso detestano il tacco. A differenza degli stiletti infatti, le zeppe regalano rassicurante stabilità ed evitano storte dolorose..ed imbarazzanti. La forma della scarpa a zeppa può contemplare anche un plateau sul davanti e consentire perciò maggiore slancio alla gamba, maggiore comodità perché compensano l’altezza della parte dietro e perché no, quell’aria da geisha moderna che ormai imperversa sulle riviste e alle sfilate.
Le zeppe estive hanno la parte platform in corda , in midollino, in sughero e persino in legno, plastica, resina. Possono essere ricoperte del tessuto della tomaia oppure a contrasto, le zeppe più intriganti sono quelle design-style che come autorevoli sculture giocano sui pesi e sui carichi come piccoli gioielli di ingegneria. Un piccolo trucco che ci aiuterà nella scelta della zeppa è quello di osservarla da dietro: se appare tozza e grossolana anche la nostra gamba ne soffrirà, le zeppe slanciate sono quelle strettine, affusolate e che non sembrano ferri da stiro.


La comodità e la versatilità dipendono spesso dal materiale in cui vengono realizzate le imbottiture della pianta e del tallone: se sono rigide e il platform pure ecco che camminare può diventare un’impresa e l’incedere potrebbe assomigliare più allo strisciare !


Le zeppe regalano un tocco glamour agli abiti più seriosi, svecchiano look altrimenti tristi e senza appeal ma non donano agli harem pants, stridono con i tailleur pantalone da manager e soprattutto attenzione al materiale del platform..meglio in tessuto o pelle se si desiderano zeppe eleganti, via libera al cordame o al sughero nelle occasioni informali, soprattutto nei giardini in cui il tacco sull’erba è stonato come sul prezioso rivestimento di una barca.


Nella prima immagine una zeppa del 1957 creata da Salvatore Ferragamo con il tacco rientrante "F" brevettato nel 1947.

Seconda e terza imagine Collezione Castaner Primavera Estate 2009.

Quarta immagine una zeppa design di Le Silla su Yoox.



mercoledì 22 aprile 2009

La settimana del Design


Si apre la settimana del Design italiano e di delirio milanese. Oltre al Salone ufficiale in Fiera ci sono mille eventi correlati ( il Fuorisalone) che da mattino a sera offrono esposizioni e presentazioni interessanti.
La moda e il design ormai vanno a braccetto perchè le tendenze non sono più relegate a semplici esigenze produttive ma sono ormai il frutto di studi sulle abitudini e sulle novità sociologiche. La tendenza diventa perciò ispirazione per i creativi che la interpretano nelle arti, nella musica, nell’abbigliamento, nell’arredo e persino nel food-style.
Qui il parallelo di forme tra una luce a sospensione Gina di Tronconi e un’immagine della sfilata Autunno Inverno 2010 di Dolce & Gabbana (fonte Style.it)
Molti stilisti ormai da anni hanno una loro linea “home” in cui esprimono il mood creativo attraverso l’arredo e il design e il design diventa il pretesto per veicolare un prodotto al consumatore attraverso un valore artistico.
Qui il sito Deborah dedicato al design dei suoi prodotti da make-up.

Gli eventi sono persino programmati a scaletta, come per le sfilate, dalla Camera Nazionale della Moda, anche perchè ormai nelle città proliferano dei concept store in cui oltre a moda e design si propongono anche servizi (librerie, fiorai, bar etc). Uno dei più interessanti a Milano è lo Spazio Rossana Orlandi.
Ma l’aspetto per me più interessante del design è la creatività pura che si libra nelle menti di personaggi avanguardisti, i veri geni creativi che ci sanno regalare atmosfere da sogno anche solo con una sedia.
Qui sopra la sedia Sushi , una tra le mille creazioni meravigliose dei Fratelli Campana ( immagine da Artnet. com)