Esaurita la kermesse fiorita dei compleanni ritorniamo sulla consueta via e parliamo di moda soprattutto della
Stagione Autunno Inverno 2009-2010.
La crisi imperante ha messo in ginocchio molte aziende che hanno drasticamente ridotto il budget per le sfilate e mai come in questo frangente ( o meglio, ripercorrendo la Storia del Costume troviamo molte analogie con la moda del periodo bellico...) si avverte la necessità di acquistare con cautela.
Famose e blasonate giornaliste straniere non hanno riconfermato la costosissima suite per la settimana della moda delle sfilate autunnali, ormai
da mesi le riviste insegnano a riciclare, risparmiare.Il look super griffato è ormai in caduta libera mentre la creatività e lo stile personale sono i veri propulsori per potersi definire davvero “in”, ciò non significa demonizzare i capi firmati ma è meglio selezionare ed investire in ciò che è più versatile e senza tempo rispetto alle highlights pubblicitarie di stagione.
A dispetto delle facoltose straniere che strisciano la carta oro senza ritegno è più glamour colei che appare meravigliosamente modaiola spendendo il meno possibile e che si trasforma in una cacciatrice di affari esclusivi, ovviamente senza scadere nel "cheap" di scarsa qualità ma affidandosi ad ottime fatture e materiali ( un capo mal costruito si vede a km di distanza)!
Attenzione però, non bisogna approfittare del momento “down” per classicheggiare ad oltranza o impigrirsi nella confortante mise d’ordinanza ( fa anche rima) che spegne ogni ardore fashion, la moda rimane un gioco bellissimo, capace di esorcizzare la depressione e risvegliare lo spirito!
Questa piccola guida sarà perciò una finestra sulle passerelle ma anche una raccolta di escamotage per ovviare alle spese folli.
Per l’autunno grande revival di
mantelle, basta un drappeggio per essere “in” ( Missoni,Fendi ), insieme alle
sciarpe tricot portate con disinvoltura, meglio se lunghe. Avete ancora i ferri delle nonne? I gomitoli si trovano ovunque e in poche serate confezionerete meraviglie..è il caso di farsi rinfrescare il diritto-rovescio da qualche zia o amica.
Per l’inverno si sono visti
cappotti dalle tonalità soft ( dal
cipria al
cammello in tutte le nuances , Max Mara) e
piumini in varie misure , prevalentemente in tessuti tecnici o rasi
lucidi ( Fay). Se non ve la sentite di investire in un costoso ma durevole cappotto in cashmere dirottate su un più economico imbottito, i prezzi sono abbordabili.
La
tendenza anni ‘80 veleggia alla grande, abitini con fuseaux, spalline imbottite, colori vitamina ( Marc Jacobs). Se nell’armadio non sono rimasti refusi originali e vi piace il genere trovate nelle stock house tutto ciò che vi occorre a prezzi stracciati. L’Eighties style si affidava alle
catene come cinture e collane, nei negozi di hobbystica trovate le catene metalliche al metro, con pochi euro avrete una collana tutta per voi!
Dallo stile
glamour-rock a quello pseudo
guerriera urbana c’è grande abbondanza di
pelle nera. Con una giacca o un gilet rivalutate con brio i basici pantaloni black e t-shirt bianca! Se vi capita un giro in Toscana ci sono i mercati rionali in cui si vendono capi in pelle di ottima fattura che non richiedono salassi.
Basta poco per dare nuova vita ad una polo nera o ad una camicia, comprate in società con qualche amica una macchinetta borchiatrice ( costano meno di 30 euro) e semplicemente seguendo le orlature realizzerete capi originali e raffinati ( gli stessi aggeggi applicano anche piccoli strass), per questa stagione
borchie e cristalli saranno molto gettonati ( Cavalli, Blumarine, Bottega Veneta).
Sarà un inverno di
tuniche e abiti a tunica , spesso abbinate ai
cuissardes, ci sono stivali in gomma nera da lavoro ( li trovate nei negozi tipo Castorama o Decathlon) che costano pochissimo e hanno una linea affusolata, se portati con calzettoni lunghi sopra il ginocchio (meglio se a coste ) richiamano lo stile country-chic della splendida collezione Prada.
Una serie di accessori versatili porrà in evidenza il
focus sull’avambraccio ( Chanel, Lagerfeld): guanti alti, manicotti di pelo che partono dal polso fino al gomito, rouches e nastri stile Cocò che adornano le braccia come polsiere chic..e sono intercambiabili! Avete vecchie maglie o gambaletti che non usate più? Armatevi di forbice e di nastri, lasciate viaggiare la fantasia.
Si sono viste moltissime
coccarde ( Emporio Armani, D&G) formate da una base di nastri piegati e sovrapposti e sormontati da una spilla…. e tutte noi ne abbiamo almeno una nel cassetto.
Amate le calze particolari e avete un innato senso del decor? Allora le
preziose calze di Miu Miu vi piaceranno e vi potrebbe divertire farcire di pailettes ed increspature NeoRococò un collant pesante dimenticato nel cassetto.
E se desiderate qualcosa di nuovo allora annotatevi gli spacci della vostra zona, spulciate sul web nuove opportunità di acquisto, il vero affare si trova ancora, la nostra Claudia assidua frequentatrice del blog , docet!
L'immagine appartiene alla sfilata Fendi , su Style.it